lunedì 20 gennaio 2014

Ribes nigrum: proprietà , utilizzo e benefici



Il Ribes Nigrum è uno dei fitoterapici più conosciuto ed utilizzato in fitoterapia;

Nelle patologie a componente infiammatoria,Ribes nigrum rappresenta senza dubbio un valido rimedio naturale. 



il Ribes nigrum è efficace come diuretico, depurativo, e ha proprietà vasoprotettici, antinfiammatorie, toniche generali, ipoglicemizzanti (riduce i livelli di zucchero nel sangue);

il macerato di Ribes nigrum svolge un’azione simile al cortisone (senza averne gli effetti collaterali).
Sembra che l’azione antiflogistica del ribes nero sia innanzitutto di tipo cortisonosimile e che vada quindi a stimolare dolcemente la corteccia delle ghiandole surrenali, aumentando così la produzione di steroidi surrenalici.

Può essere utilizzato il gemmoderivato (o macerato glicerico o meristemoderivato che dir si voglia) di Ribes nigrum, una preparazione erboristica liquida ottenuta a partire dai tessuti embrionali freschi della pianta (nel caso del ribes nero, proprio le gemme) in una miscela di acqua, alcol e glicerina in proporzione 1 a 10, ovvero alla prima diluizione decimale (1 DH).

Il ribes nero è una di quelle piante di cui s’impiegano varie parti (droghe) e si hanno perciò diverse attività terapeutiche. Il suo uso più comune è quello sotto forma di gemmoderivato o macerato glicerinato (MG). Questa è una preparazione erboristica liquida, ottenuta dai tessuti embrionali freschi della pianta, come germogli, boccioli, radici, linfa, semi (nel caso del ribes nero, proprio le gemme), in una miscela di acqua, alcol e glicerina.
Le gemme ricche di olio essenziale, flavonoidi e glicosidi, in questa preparazione, agiscono come stimolanti delle ghiandole surrenali nella produzione di cortisolo, un cortisone endogeno che aiuta l’organismo a reagire alle infiammazioni. Questa attività genera una reazione molto importante, perché aumenta la produzione di steroidi surrenalici, normalmente secreti dalle nostre ghiandole per contrastare ogni tipo di stress o lesione, stimolare la conversione di proteine in energia, eliminare le infiammazioni e inibire temporaneamente l’azione del sistema immunitario che scatena le allergie. Il gemmoderivato di ribes nero viene perciò impiegato per la sua potente proprietà antinfiammatoria e antistaminica che agisce sia al livello cutaneo, che a quello delle vie respiratorie; ed è quindi indicato in caso di riniti allergiche e croniche, asma, bronchiti, laringiti, faringiti, dermatiti e congiuntivite. Ha inoltre un’azione immunostimolante, combatte la stanchezza e aumenta la resistenza al freddo al fine di prevenire malattie influenzali.







Molti studi sul Ribe nero effettuati in medicina umana, indicano che nell’uomo si può utilizzare come coadiuvante in virtù delle sue innumerevoli proprietà:



azione ipotensiva: la tradizione attribuisce alla foglia questa proprietà,3 dimostrata sperimentalmente.

L’infuso da 20 g/L (360 mg/Kg ev) abbassa la pressione arteriosa iniziale fino al 45%, e questa azione è attribuibile alla presenza di flavonoidi. E’ riportata una azione diuretica senza aver trovato lavori sperimentati o clinici al riguardo.
azione antiinfiammatoria: l’estratto idroalcolico delle foglie dimostra proprietà antiinfiammatorie sia nell’ edema che nelle flogosi semplici. Considerata la documentata attività sperimentale delle foglie sull’infiammazione, il ribes può essere utilizzato nel trattamento dei sintomi dell’infiammazione articolare.
• Accanto agli effetti antiinfiammatori si evidenziano anche effetti analgesici. L’efficacia sarebbe comparabile a quella di FANS quali l’indometacina, ma senza gli effetti collaterali: l’uso prolungato non evidenzia né lesioni gastriche né altre alterazioni istopatologiche degli organi interni.

Probabilmente, l’azione antiinfiammatoria nasce, in parte, dall’inibizione della biosintesi di prostaglandine; in particolare i flavonoidi contenuti nell’estratto del ribes, dimostrano la proprietà inibente sulla formazione di prostaglandine e di sostanze prostaglandino simili. Ed in parte, l’azione antiinfiammatoria potrebbe essere dovuta all’inibizione degli enzimi collagenasi18 ed elastasi.
azione angioprotettiva: gli antocianosidi del frutto conferiscono all’estratto una marcata proprietà angioprotettiva. I risultati suggeriscono un possibile ruolo di questi composti nella protezione, ad esempio, della congiuntiva e dei tessuti elastici danneggiati da enzimi proteolitici.Sono, inoltre, atossici.
altre azioni: la parte esterna del frutto ha azione spasmolitica ed antidiarroica.
proprietà antiossidanti: queste, presenti nelle foglie, nei frutti e nelle gemme, sono probabilmente dovute alle sostanze polifenoliche (antocianidine in particolare) e, per quanto riguarda i frutti, anche alle vitamine antiossidanti.
insufficienza venosa: gli antocianosidi del frutto, si rivelano significativamente attivi sui disturbi funzionali legati all’insufficienza venosa (dolore, edema, ecc.) e sulla microcircolazione connettivale.

Come nel caso del mirtillo (Vaccinium myrtillus),i frutti ricchi di antocianosidi possono essere utilizzati in proctologia, flebologia, ginecologia e in oftalmologia dove migliorano l’acuità visiva.
Azione antimicotica: è stata dimostrata l’azione fungicida della sacuranetina, un flavonoide presente nel Ribes.



Questa attività similcortisonica fa sì che il Ribes nigrum sia considerato “il fitoterapico per eccellenza” nelle allergie (100 gocce al giorno come MG, 1 volta al giorno, al mattino prima di colazione), nelle affezioni antiinfiammatorie, come MG al dosaggio di 50 gocce al giorno, al risveglio, e nell’osteoartrosi, associato al Pinus montano ed alla Vitis vinifera, (50 gocce di questa associazione 1 volta al giorno).



Il macerato glicerinato delle gemme: molti testi consigliano in genere, 50 gocce al risveglio, un quarto d’ora prima del pasto, più altre 50 alle ore 15. Per usi specifici, i dosaggi possono essere opportunamente aumentati.

Come per tutti i M.G., le gocce vanno diluite in un po’ d’acqua e tenute in bocca per un minuto prima di essere deglutite, allo scopo di assicurare il massimo assorbimento per via perlinguale.

La tintura madre delle foglie: 30 gc per 2 volte al giorno lontano dai pasti, per drenare e disintossicare l’organismo

Il succo delle bacche: un cucchiaio in un po’ d’acqua al mattino a digiuno, per la fragilità capillare

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